Per struttura portante di un edificio si intende l’insieme degli elementi strutturali (travi, pilastri, fondazioni, ecc.) atti a sostenere i carichi agenti (pesi propri degli elementi, carichi verticali, carichi orizzontali, ecc.) in modo che l’edificio stesso possa essere utilizzato garantendo le prestazioni attese e il livello di sicurezza previsto dalle norme vigenti.
Si definiscono come non strutturali gli elementi non in grado o non deputati a svolgere tali compiti: si pensi ad esempio ad elementi di tamponamento o tramezzatura leggeri, ai materiali isolanti, ai materiali di rivestimento e finitura, ecc. |
Rifacimento orizzontamenti a stessa quota con tolleranza di +/-5 cm in rapporto a tipo di struttura.
Rifacimento di orizzontamenti degradati con altri anche di diversa tipologia alla medesima quota, con una tolleranza di +- 5 cm. in relazione al tipo di struttura impiegata
Consolidamento, sostituzione, integrazione elementi strutturali degradati con tecniche appropriate.
Consolidamento, sostituzione ed integrazione di elementi strutturali degradati con tecniche appropriate; rifacimento di parti di murature esterne mantenendo posizionamento e caratteri architettonici. |
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D.P.R. n. 380/2001, art. 22, c. 1, lett. A |
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Modifiche quote imposta e colmo falde cop. <40 cm per rinforzo strutturale senza aumento SLP vani.
Piccole modifiche alle quote di imposta e di colmo delle falde di copertura dei sottotetti, non superiori a cm. 40, occorrenti per opere di consolidamento strutturale, senza aumento della S.L.P. dei locali sottostanti. |
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D.P.R. n. 380/2001, art. 10, c. 1, lett. C |
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